lunedì 19 marzo 2012

IL COMUNE DI LATINA E’ ASSICURATO


Situazione complessa quella inerente la copertura assicurativa del Comune di Latina per danni subiti da terzi, che nei giorni scorsi ha anche assunto toni allarmistici su alcuni quotidiani locali. In realtà, seppur sia risultato difficile affidare temporaneamente il servizio in attesa della predisposizione della gara comunitaria, il Comune non è mai risultato scoperto anche se, a causa dei troppi sinistri, le condizioni contrattuali non sono certo delle migliori. Diversi comunque i punti da chiarire, primo tra tutti quello del ruolo svolto dalla società di brokeraggio  A.M.A.s.a.s.: il ruolo di questa società, infatti, non è quello di assicurare il Comune di Latina, come erroneamente diffuso su alcuni organi di stampa ma semplicemente quello di procacciare, in modo professionale, l’assicurazione più conveniente per l’ente stesso. Non è quindi quella società (che in effetti è riuscita a strappare il contratto con la compagnia Chartis che garantirà la copertura assicurativa  al Comune fino al 2 maggio prossimo) che ha rescisso il contratto con il Comune di Latina in anticipo rispetto ai tre anni previsti ma una semplice compagnia assicurativa che ha ritenuto non più conveniente il contratto stipulato con l’amministrazione pontina. Altro punto da chiarire quello delle gare d’appalto: il Comune (prima di procedere ad una trattativa privata con la compagnia Chartis) aveva infatti tentato di affidare temporaneamente il servizio tramite una procedura pubblica. Affidamento temporaneo, d’altra parte, reso necessario dall’obbligo di predisporre, per l’affidamento triennale del servizio (il cui valore supera la soglia prevista dall’Unione Europea di 206.000 € sotto la quale è possibile invitare alle contrattazioni solo impresi nazionali) una gara comunitaria, procedura molto complessa e che richiede lunghi periodi di pubblicità (cioè periodi di diffusione attraverso canali comunitari che permettano alle assicurazioni  di tutta Europa di partecipare, della procedura indetta dal Comune di Latina). I problemi comunque rimangono: il fatto che le gare d’appalto che vedevano una franchigia del comune di Latina fissa a 3.000 € (il che significa che il Comune si impegnava a pagare tutti i sinistri fino a 3.000 euro mentre per l’eccedenza avrebbe risposto la compagnia d’assicurazione) siano andate deserte e che lo stesso Comune abbia trovato un accordo privato con franchigia a 5.000 € ed un premio più alto rispetto a quello previsto nella gara d’appalto, porta alla luce, infatti, una piaga tutta italiana che non lascia esente la provincia pontina, quella dei falsi incidenti: “Siamo disperati ma cambieremo rotta ed adotteremo la linea dura contro i falsi incidenti- fanno sapere dall’ufficio  provveditorato economato e cassa del Comune di Latina- Cominceremo  a contestare tante richieste di risarcimento, molte delle quali risultavo verosimilmente false”. In effetti una maggiore coscienza civica non guasterebbe, anche perché chi fa dei risarcimenti comunali un’ulteriore fonte di guadagno, lede il benessere di tutta la cittadinanza che non gode dell’erogazione di diversi servizi o ne gode in modo parziale anche (ma non solo) perché troppi soldi vengono sciupati per infortuni  o danni inesistenti, o magari esistenti ma non procuratisi in luoghi pubblici ma privati. Certo, se il Comune a monte garantisse una manutenzione delle strade e dei marciapiedi  decente il problema verrebbe risolto alla radice. A cambiare per primo, però, dovrebbe essere il singolo: una buca per strada non rappresenta l’espediente per la riparazione gratuita della ruota della macchina forata per altre ragioni ma soltanto un motivo di indignazione ed una cartina tornasole dell’operato dell’amministrazione, votata dai cittadini. Il Comune,quindi, va si allertato ma non per ricevere un aiuto economico, ma un diritto:quello di possedere strade sicure.

Andrea Lucidi
Fonte: Il Caffè

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