giovedì 15 marzo 2012

ORTI BOTANICI AL CENTRO CITTA’


Problema parcheggi, un problema annoso per l’intero centro della città di Latina. Un problema che potrebbe essere certo risolto alla radice con la realizzazione di una circolazione eco sostenibile, soprattutto in una città come il capoluogo pontino che, geograficamente e climaticamente, renderebbe più che semplice l’uso di bici o la circolazione pedonale. In attesa di ztl realmente funzionali, di mezzi di trasporto pubblico efficienti e sostenibili e di un maggior senso civico dei cittadini, però, il problema parcheggi rimane, soprattutto nelle vicinanze del Tribunale nei giorni di udienza. Paradossale, allora, appare la situazione del “parcheggio” di Via Monti, situato di fianco al civico 30. Le virgolette sono d’obbligo visto che il campo, dove ormai sorge rigogliosa una vegetazione stile palude, è in realtà un bell’appezzamento di terra (dove potrebbero essere parcheggiate comodamente almeno 50 autovetture) che diventa una vera e propria piscina naturale in caso di piogge. La situazione è immutata da anni e nemmeno la denuncia apparsa su questo giornale nel febbraio del 2010 ha di fatto permesso una risoluzione del problema, tale anche dal punto di vista igienico-sanitario a causa dei piccoli stagni che vengono  a crearsi per diversi mesi dell’anno proprio a ridosso di numerose palazzine. La cosa che sorprende di più, tuttavia, è la natura dell’appezzamento di terra, registrato niente di  meno che come zona seminativa, un orto insomma, dove sarebbe possibile piantare ortaggi o alberi da frutto. Aldilà dei paradossi comunque, è utile notare come della stessa natura di terreno seminativo, goda anche il parcheggio di via Tasso, il quale, però, attiguo ad un supermercato, è da anni asfaltato e completamente usufruibile, anche se in pessime condizioni. Tanta anche qui, ad esempio, la vegetazione che cresce tra immondizia varia ai lati del parcheggio, completamente imbrattato l’unico muro presente, mentre diversi i tratti di marciapiede praticamente inservibili dove, per fare un esempio, sarebbe impossibile passare con una bici (e nella zona non ci sono piste ciclabili) o con un carrozzella. Il paradosso è servito ed intanto i cittadini sono costretti a parcheggiare nel guado.

Andrea Lucidi
Fonte: Il Caffè
Foto: Daniela Primerano

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