mercoledì 29 febbraio 2012

CANALE DI RIO MARTINO: SI ATTENDONO I SOLDI DEL MINISTERO


Proseguono senza sosta i lavori di rifacimento del canale di Rio Martino sul lungo mare di Latina, per ora, in realtà, limitati alla messa in sicurezza del cantiere in attesa dei finanziamenti promessi dallo Stato centrale. La prima fase delle operazioni, che dovrebbe terminare nel mese di giugno prima della pausa prevista per la stagione balneare, prevede la posa in opera delle boe galleggianti di segnalamento e delimitazione delle aree di cantiere a mare (operazioni già effettuate) e  la costruzione delle scogliere di armatura della foce. Dal mese di settembre, poi, il programma prevede l’avvio delle operazioni di escavazione/drenaggio nella previsione di destinare buona parte del materiale sabbioso al ripascimento delle spiagge limitrofe. Un’azione importante ma che rischia di costituire l’ennesimo palliativo dai limitati effetti, qualora un intervento strutturale volto alla risoluzione dell’annoso problema dell’erosione delle coste da parte delle istituzioni locali e nazionali, non venisse finalmente attuato. Per ora, comunque, proseguono spedite le attività della ditta aggiudicatrice dell’appalto anche se la strada per la realizzazione dell’intero progetto appare ancora lunga: dopo la messa in sicurezza del cantiere, infatti, si procederà, previo sblocco dei fondi ministeriali, alla realizzazione di un’area faunistica priva di sistemi di attracco per imbarcazioni, tra il ponte “della Fossella” e l’immissione del Cicerchia, mentre per tutto il resto della lunghezza del canale verranno realizzati 8 tratti di ormeggio, costituiti da pontili galleggianti (4 per ciascun lato) della lunghezza di 200 metri ciascuno, intervallati da tratti liberi di sponda naturale, per una ricettività massima di 400 imbarcazioni di 5-8 metri. Un piccolo porticciolo per piccole barche private o piccoli pescherecci, quindi, che rischia però di rimanere deserto, (visto che non sarà in grado di ospitare se non pochissimi mini yacht di eventuali turisti, la maggior parte dei quali sono infatti più lunghi di 8 metri)  se la stessa Provincia, in comunione magari con i Comuni di Latina e Sabaudia e con l’aiuto della Regione, non accorrerà, con incentivi sostanziosi alle imprese, in aiuto agli operatori ittici, sempre più schiacciati dalla morsa del caro carburante e dalle tasse.

 fonte Il Caffè

Andrea Lucidi

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