Proseguono senza sosta i lavori
di rifacimento del canale di Rio Martino sul lungo mare di Latina, per ora, in
realtà, limitati alla messa in sicurezza del cantiere in attesa dei finanziamenti
promessi dallo Stato centrale. La prima fase delle operazioni, che dovrebbe
terminare nel mese di giugno prima della pausa prevista per la stagione
balneare, prevede la posa in opera delle boe galleggianti di segnalamento e
delimitazione delle aree di cantiere a mare (operazioni già effettuate) e la costruzione delle scogliere di armatura della
foce. Dal mese di settembre, poi, il programma prevede l’avvio delle operazioni
di escavazione/drenaggio nella previsione di destinare buona parte del
materiale sabbioso al ripascimento delle spiagge limitrofe. Un’azione importante
ma che rischia di costituire l’ennesimo palliativo dai limitati effetti,
qualora un intervento strutturale volto alla risoluzione dell’annoso problema
dell’erosione delle coste da parte delle istituzioni locali e nazionali, non
venisse finalmente attuato. Per ora, comunque, proseguono spedite le attività
della ditta aggiudicatrice dell’appalto anche se la strada per la realizzazione
dell’intero progetto appare ancora lunga: dopo la messa in sicurezza del cantiere,
infatti, si procederà, previo sblocco dei fondi ministeriali, alla realizzazione
di un’area faunistica priva di sistemi di attracco per imbarcazioni, tra il
ponte “della Fossella” e l’immissione del Cicerchia, mentre per tutto il resto
della lunghezza del canale verranno realizzati 8 tratti di ormeggio, costituiti
da pontili galleggianti (4 per ciascun lato) della lunghezza di 200 metri
ciascuno, intervallati da tratti liberi di sponda naturale, per una ricettività
massima di 400 imbarcazioni di 5-8 metri. Un piccolo porticciolo per piccole
barche private o piccoli pescherecci, quindi, che rischia però di rimanere
deserto, (visto che non sarà in grado di ospitare se non pochissimi mini yacht
di eventuali turisti, la maggior parte dei quali sono infatti più lunghi di 8
metri) se la stessa Provincia, in
comunione magari con i Comuni di Latina e Sabaudia e con l’aiuto della Regione,
non accorrerà, con incentivi sostanziosi alle imprese, in aiuto agli operatori
ittici, sempre più schiacciati dalla morsa del caro carburante e dalle tasse.
Andrea Lucidi
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