Mentre le
scene di una Roma innevata e completamente paralizzata, come buona parte delle
città e paesi italiani, intasano i programmi tv, lo scenario internazionale si
fa sempre più inquietante ed ovviamente l'epicentro dell'instabilità si
registra in medio-oriente. Israele ha infatti il grilletto puntato sull'Iran
che nel frattempo continua ad arricchire Uranio. Non si tratta di una
scaramuccia tra una striscia di terra peraltro abusiva nella sua gran parte
(Israele) ed un Paese sulla carta sempre più impoverito dalle sanzioni internazionali(in
realtà quelle Europee sono parziali e la Cina fa affari d'oro con la Repubblica
islamica): in questo caso infatti nessuno si preoccuperebbe, come accade per la
Somalia o per altri paesi dell'Africa ad esempio. Qui il problema è più
complicato perchè Israele tiene in pugno l'alleato Americano (con Obama in
piena campagna elettorale che non potrebbe non appoggiare i fratelli Sionisti
in caso di attacco, ovviamente difesa preventiva, contro l'Iran) mentre L'Iran,
grazie al suo petrolio, ha interessanti scambi commerciali con Russia e Cina oltre
ad intrattenere buoni rapporti con l'emergente colosso economico India e con il
Pakistan. Insomma due pedine che tengono in scacco l'intero pianeta. Ma chi sono
i due contendenti? Da una parte una repubblica Islamica più che tradizionalista,
dove la donna vale meno di niente, dove non vi è libertà di espressione e di
pensiero, dove le violenze sono all'ordine del giorno e dove ogni contatto con
l'occidente viene considerato un contagio. Tutti elementi che tengono lontano l’Iran
dal “nostro mondo” comunque pieno di contraddizioni anch’esso; mondo che però,
un po’ paradossalmente, trova il suo
punto di riferimento in medio-oriente in Israele. Una repubblica formalmente
occidentale, in realtà decisamente influenzata dal clero religioso, e fortemente
legata alla religione di stato(quasi però un elemento distintivo tra cittadini
e resto del mondo) l'Ebraismo. Uno Stato per buona parte illegittimo(occupa
infatti un territorio che secondo gli originali accordi del dopoguerra non gli
dovrebbe appartenere) che ha costruito muri e ridotto in riserve diversi
abitanti della striscia di Gaza, facenti parte di un popolo quello Palestinese,
che da anni lotta (anche in modo duro e non cavalleresco) per la propria
indipendenza. Uno Stato però fortemente legato alle più grandi democrazie
dell'occidente che, in barba ai principi sanciti dalle Costituzioni,
egoisticamente utilizzano questo cuscinetto per tenere a bada i vicini
"diversi" dell'Oriente. Insomma il mondo è su una vera e propria
polveriera innescata da due "Cattivi" per dirla alla fiabesca. Forse
udiremo un fischio prima o poi ed arriveranno i "Nostri" a salvarci...
già.. ma i nostri chi sono?
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