mercoledì 15 febbraio 2012

I NUOVI LAVORI DI RISTRUTTURAZiONE AL MUSEO DELLA TERRA PONTINA NON SONO SUFFICIENTI


Dopo un breve periodo di officiosa apertura (una vera inaugurazione non c’è mai stata)  si riaprono i cantieri al Museo della Terra Pontina di Piazza del Quadrato a Latina. In realtà il museo continua a ricevere visite, soprattutto scolaresche, anche se in  questo periodo non sarà garantito l’orario d’apertura,  prima possibile grazie allo sforzo dei volontari presenti nel museo e dell’Ass.Cult. I Triangoli che ha da mesi sposato la causa dell’ex O.N.C. Ingente la mole di lavori che si andranno ad effettuare: verranno infatti demoliti  i marciapiedi intorno all’edificio, che saranno ricostruiti con cigli in travertino  e piastrelle di cemento pressato; anche il muro di cinta sarà completamente rinnovato con l’apposizione di mattoni pieni del tipo fatto a mano sulla facciata; sarà infine revisionato il parametro murario di antica costruzione, che verrà anche pulito con getti d’acqua a pressione ed idrosabbiatura. I lavori, comunque, non si limiteranno  a meri abbellimenti stilistici: sarà infatti realizzato un nuovo impianto di illuminazione e verranno messi in sicurezza gli impianti tecnologici  ed i serbatoi antiincendio . Secondo quanto dichiarato dell’assessore al Turismo (con delega alla Cultura, assessorato tutt’oggi ricoperto dal sindaco Di Giorgi)  Gianluca di Cocco: “nel progetto è compresa la messa in sicurezza dell’ex abitazione dello stallino, dependance dell’O.N.C.” oggi completamente fatiscente e luogo di bivacco di extracomunitari (dotatisi, come si può osservare nelle foto, anche di chiavi e serrature)  e di pesante spaccio di droga. In realtà la messa in sicurezza si concretizzerà nella sola apposizione di una rete che dividerà il “non luogo” dal resto del museo. Un’azione fin troppo tenue, che non solo priva il museo di buona parte del suo spazio esterno ma che rischia di compromettere anche l’utilizzo della parte di giardino in fase di restauro (proprio una rete, in effetti, venne eretta attorno all’ex stallino per evitare l’introduzione del gruppo di extracomunitari che però necessitò di poco più di una notte per crearsi un varco, cosa che quasi sicuramente avverrebbe di nuovo). Il restauro più che una temporanea bonifica anche di quella zona, quindi, sembra essere l’unica strada percorribile, anche se, come spesso accade, pare proprio che i fondi  non si riescano a trovare.

 fonte: Il Caffè

Andrea Lucidi

Nessun commento:

Posta un commento