Sempre più duro lo scontro tra la Provincia di Latina e la
Regione Lazio in merito alla gestione del comparto turistico. Sotto accusa non
solo la politica dell'Assessore al turismo, On. Stefano Zappalà ma l'intera
azione dell'ente Regionale, reo, secondo quanto sostenuto da diversi esponenti
della maggioranza di Via Costa, di aver accentrato i poteri in ambito turistico
causando, come conseguenza, uno stallo della situazione. Il primo ad
intervenire era stato il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani
che, alla vigilia degli stati generali del turismo, aveva sottolineato il: "preoccupante
stato di erosione delle spiagge ed il dissesto idrologico del litorale
pontino". A rimarcare le dichiarazioni ci ha poi pensato, il 25 gennaio
scorso, l’Assessore provinciale allo Sviluppo Economico, Silvio D'arco, il
quale ha ricordato che a fronte del “Programma
Quadro sulla Difesa del Suolo” (accordo siglato tra l'allora Ministro
dell'Ambiente Prestigiacomo ed il presidente della Regione Lazio Polverini) che
avrebbe dovuto portare allo stanziamento di ben 120 milioni di Euro per le aree a rischio frane, esondazioni e
fenomeni erosivi delle spiagge, nessun intervento strutturale sarebbe poi stato
eseguito dopo la nomina di un commissario straordinario da parte della Regione
(che in questo modo avrebbe in effetti creato un nuovo contratto di lavoro
duplicando delle competenze già presenti a livello locale).Critiche aspre,
rispettivamente al presidente del Consiglio ed all’Assessore al Turismo della
Pisana, sono poi arrivate dal portavoce del Presidente della Provincia di Latina,
Everardo Longarini e dal Sindaco di Sperlonga, Rocco Scalingi che ha che
chiesto a Zappalà:” di considerare la possibilità di dimettersi”. Un vero muro
contro muro, insomma, in barba alla tanto auspicata filiera di Governo, per un
settore strategico che ha visto il dimezzamento dei fondi a disposizione:
ultimo esempio quello della legge regionale 40/99 sulle aree integrate, che
avrebbe dovuto consentire ai Comuni associati di poter accedere ai finanziamenti
ordinari e straordinari ma che è stata sostanzialmente definanziata.
fonte: Il Caffè di Latina
Andrea Lucidi
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