lunedì 13 febbraio 2012

PROVINCIA E REGIONE: SUL TURISMO E’ MURO CONTRO MURO


Sempre più duro lo scontro tra la Provincia di Latina e la Regione Lazio in merito alla gestione del comparto turistico. Sotto accusa non solo la politica dell'Assessore al turismo, On. Stefano Zappalà ma l'intera azione dell'ente Regionale, reo, secondo quanto sostenuto da diversi esponenti della maggioranza di Via Costa, di aver accentrato i poteri in ambito turistico causando, come conseguenza, uno stallo della situazione. Il primo ad intervenire era stato il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani che, alla vigilia degli stati generali del turismo, aveva sottolineato il: "preoccupante stato di erosione delle spiagge ed il dissesto idrologico del litorale pontino". A rimarcare le dichiarazioni ci ha poi pensato, il 25 gennaio scorso, l’Assessore provinciale allo Sviluppo Economico, Silvio D'arco, il quale  ha ricordato che a fronte del “Programma Quadro sulla Difesa del Suolo” (accordo siglato tra l'allora Ministro dell'Ambiente Prestigiacomo ed il presidente della Regione Lazio Polverini) che avrebbe dovuto portare allo stanziamento di ben 120 milioni di Euro  per le aree a rischio frane, esondazioni e fenomeni erosivi delle spiagge, nessun intervento strutturale sarebbe poi stato eseguito dopo la nomina di un commissario straordinario da parte della Regione (che in questo modo avrebbe in effetti creato un nuovo contratto di lavoro duplicando delle competenze già presenti a livello locale).Critiche aspre, rispettivamente al presidente del Consiglio ed all’Assessore al Turismo della Pisana, sono poi arrivate dal portavoce del Presidente della Provincia di Latina, Everardo Longarini e dal Sindaco di Sperlonga, Rocco Scalingi che ha che chiesto a Zappalà:” di considerare la possibilità di dimettersi”. Un vero muro contro muro, insomma, in barba alla tanto auspicata filiera di Governo, per un settore strategico che ha visto il dimezzamento dei fondi a disposizione: ultimo esempio quello della legge regionale 40/99 sulle aree integrate, che avrebbe dovuto consentire ai Comuni associati di poter accedere ai finanziamenti ordinari e straordinari ma che è stata sostanzialmente definanziata.
fonte: Il Caffè di Latina
Andrea Lucidi

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