Situazione difficile in casa Benacquista, con un'altra
sconfitta da digerire e con una classifica sempre più complicata. C'è
nervosismo in casa biancoazzurra, nervosismo che non deve però trasformarsi in
frustrazione come sottolineato dal coach Mattia Ferrari, sempre molto duro con
i suoi giocatori sia durante le partite che negli allenamenti ma pronto ad
attaccare chiunque provi a danneggiare l'armonia del gruppo:" Siamo nel
momento più critico della nostra stagione – ammette il tecnico - una squadra
che proviene da una sconfitta come quella di Trento è impensabile che giochi un
primo quarto come quello contro Pavia. Va bene poi i tentativi di rimonta ma
anche in questo caso rischi di incappare in qualche episodio e ne paghi le
conseguenze. Al di là di tutto occorre
non farci prendere la testa, rimanere uniti, non essere nervosi e non farsi
condizionare dai brutti sentimenti o dalle brutte sensazioni come dovevamo fare
quando le partite andavamo bene; perché questa è una squadra che a mio avviso
ha tante qualità che dobbiamo solo imparare a tirar fuori”. Che la squadra
abbia paura, però, è evidente e lo
dimostrano i tanti errori di sabato dai tiri liberi e l'incapacità di uscire
dal pressing degli avversari, a volte veramente stringente ma nello stesso tempo
semplice da aggirare. Insomma manca un pò di lucidità e la verve dei migliori
(Micevic e Milani, che sembrano attraversare un momento di affaticamento
fisico). Giovedì intanto si torna in campo in casa dei cugini dell'Anagni. Una
data importante, una partita importante, che potrebbe segnare le sorti della
stagione. Il tutto comunque condito da un grosso rammarico: quello della mancanza
del pubblico. La società non ne vuole più parlare ma è certo che 100 persone,
compresi gli addetti ai lavori, presenti al posticipo di sabato scorso, hanno
rappresentato uno scenario non certo gratificante.
Andrea Lucidi
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